Paesaggio, 2023 - tecnica mista su carta cm.17,5 x 26,5

 

Antonio Duse
Infiniti spazi

dal 06 aprile al 12 maggio 2024

 

E se non sono sempre dio-qui
è perché so bene
che questo mondo non mi riguarda abbastanza
pur se mi ha preso – ma
da esso quella mia sfugge
- e sembra inerte - lontananza,
da quella traggo memorie, tracce, sicurezze

A. ZANZOTTO, Marine di qualche cosmo - 1981

 

Un mercoledì pomeriggio di gennaio alle porte di Chioggia.
Il cielo grigio sgocciola un’umidità fastidiosa in questa vivace città lagunare, dalla più alta concentrazione di sfreccianti scooter e biciclette elettriche; ma, conoscendoli, ci sono quieti ripari.

Ecco Alessandra Lionello, preziosa amica dal potere di far circolare idee per validi processi culturali, lei sa dove trovare approdo al nostro inesauribile desiderio di testimonianze artistiche connesse con il territorio che ci circonda.

La nostra area geografica, ormai è risaputo, predispone favorevolmente artisti e poeti ad una libera condizione di onirica visionarietà. Qui tra umidi e infiniti spazi, fiumi e lagune sospesi tra cielo e terra, spesso avvolti da magica nebbia, si muove quel preciso sentimento padano che ci rende unici.

Antonio Duse ci accoglie nella sua casa.
Per il suo rifugio ha voluto un’architettura contemporanea. L’interno e l’esterno si fanno eco. Si è circondato di quadri e sculture del nostro tempo che tradiscono la sua curiosa intellettualità. Nessun dubbio! ... In quest’uomo traspare una spiccata sensibilità artistica! … Dove sono dunque le sue opere?

Lo studio è un caveau, un vero forziere: alle pareti e sul pavimento, ammassati per dimensione, una moltitudine di dipinti su tela. Debordanti scaffalature, incurvate dal peso e dal tempo, reggono fascicoli e cartelle colmi di lavori su carta.

Nel dispiegare i suoi lavori ci trasporta in un groviglio di echi, esaltato da un segno mai finito, sempre in divenire, sorretto da una carica sotterranea, talvolta con affioramenti che rivelano una cifra dal significato Spazialista.

La sua ricerca artistica, ancora in larga misura inedita, è fatta di tante opere dipinte e disegnate con tecniche un po’ private, forse segrete, che servono a cucire e ricollegare delle intime trasmissioni. Un percorso che porta la sua arte fino al confine del tempo e dello spazio, in un luogo immaginifico dove le forme e colori sembrano destinati a dissolversi.

Vi è passione in questo suo narrare che ha le contemplazioni solitarie e silenziose di chi osserva il dentro delle cose per condurci a guardare l’immagine in visione poetica.

E’ una pittura segnica e frammentata, quella di Antonio Duse, raffigurante la sintesi di cielo e acqua e basta, perché qui attorno la materialità svanisce e tutto diventa spazio infinito, dinnanzi al quale si rimane incantati e disorientati come quando si entra in un labirinto, da cui non si vuole più uscire.

Febbraio 2024 GianPaolo Gasparetto

 

 


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