"Qualcuno mi insegue"
Roberto Pazzi
ed. Frassinelli, 2007
nell'ambito della rassegna
Sabato 6 ottobre 2007
dalle ore 19.00
nei rustici, a tavola
PAOLA BASSANI e SERGIO GARBATO
ne parleranno con l’autore
Uno scrittore, a passeggio ozioso per Roma, s’imbatte nella vetrina di una libreria dove è esposta, con tanto di foto in copertina, una sua autobiografia, da lui mai scritta. Fra la curiosità e lo sgomento s’impossessa del libro e si getta febbrilmente a leggere, nella quiete di Villa Borghese. Ma chi sarà l’autore misterioso di questo scherzo di cattivo gusto? Chi si è permesso di prendere il suo posto, tramando il racconto della sua esistenza come si fosse già conclusa? Affascinato eppure tremante all’idea che l’ultima pagina possa rivelargli il segreto della fine, viene raggiunto da una donna che gli si siede accanto. Colei che sembra conoscere troppe cose di lui lo distrarrà dalla sua ossessione e lo costringerà a chiudere il libro. L’amore che esploderà fra i due, mentre svelerà la straordinaria identità di lei, aiuterà lui a chiarire il senso di quello che ha cercato per tutta la vita. In questo nuovo romanzo, l’autore di Vangelo di Giuda e Conclave, memore della lezione di Borghes e di Saramago, offre un’eccelsa metafora della scrittura e insieme una struggente storia d’amore. Inquietante e coinvolgente, sincero e appassionato. Qualcuno mi insegue è forse l’opera più avvincente e generosa della maturità di Roberto Pazzi.
RECENSIONI DEL ROMANZO:
"Pazzi ha il talento di Calvino, ed è ancora più divertente."
Publisher’s Weekly"Roberto Pazzi ha la stoffa del grande narratore."
L’Express"Pazzi sa dare vita ad allegorie fantasiose che ricordano al lettore la magia e la forza immaginifica di Calvino."
The New York Times"Uno scrittore onnivoro ed entusiasta, pronto sia a evadere verso il fantastico che a interrogare i grovigli della storia, quella più lontana e quella più vicina."
Giulio Ferroni"Soltanto le nicchie vuote, gli spazi d’ombra e di mistero sono riempiti da Roberto Pazzi con le sue invenzioni sottili, sature di simboli e di idee. Esse possiedono una misura sapiente di fascino storico, di profetismo e di sacralità."
Carlo Sgorlon