Un Po(’) di me, 2022 (particolare). Stampa inkjet su carta fotografica, 50 x 50 cm.

Un Po(’) di me, 2022 (particolare). Stampa inkjet su carta fotografica, 50 x 50 cm.

Alessio Larocchi
UN PO(’)DI ME così in cielo come in terra

dal 25 giugno al 15 agosto 2023

Inaugurazione
Domenica 25 Giugno 2023 ore 17,00


La rassegna gode del patrocinio di
ITALIA NOSTRA Sezione di Rovigo
Interverrà il Presidente
Fabio Bellettato

media partner:
REM media partner

 

Per Alessio Larocchi

Ospitare un artista nella propria casa può essere rischioso o, al contrario, può determinare un dialogo stimolante. Se l’aderenza a determinati temi e stili è rigorosamente scelta, come in questo caso, allora si tratta di un’ennesima sfida che viene cercata, analizzata e intrapresa e, dunque, fa parte della seconda opzione data. La scelta di Alessio Larocchi è, di fatto, stimolante.

La rassegna personale di Alessio Larocchi, Un Po() di me - così in cielo come in terra”, negli spazi di Ca’ Cornera, parte anche da questa scelta: dall’aderire e assorbire il fare arte e le sue motivazioni dal Delta del Po.

Ormai è risaputo che di un artista la qualità che apprezziamo di più è la visionarietà e la sua capacità di formalizzarla. Veder realizzare un progetto da zero, dal germe di un’idea, è sempre esaltante. Quale sia la tecnica adottata, crediamo che anche la fotografia sia uno strumento come il pennello e la matita.
Dai pennelli e dalle matite è uscito di tutto, senza dubbio anche capolavori di afflato metafisico; pertanto riteniamo possa succedere anche con le immagini metamorfiche di Alessio Larocchi.

Il suo lavoro non documenta il visibile ma ambisce piuttosto a visualizzare qualcosa di intangibile, un passo nell’incoscienza, un senso di disorientamento destabilizzante da ciò che ci circonda. A lui piace che le sue immagini provochino confusione nello spettatore riguardo ciò che sta osservando e cosa sente guardando il reale. La sua intenzione è creare un’esperienza completa dove conscio ed inconscio partecipano per mescolarsi con l’immediatamente tangibile.

Sotto e sopra al “pianeta Delta scorre il nostro fiume Po: le sue acque plasmano e frantumano le forme del creato. La terra si alita di vita come nel primo giorno dell’universo, ogni cosa è fusa e confusa con le altre cose e la vita gorgoglia dall’acqua. È l’arte della natura, questa, e all’artista spetta l’onore e l’onere di esserne intimo confidente per conoscere la verità della dissoluzione delle forme, dal disvelamento dellintima rappresentazione che contengono.

Sacra è infatti l’acqua per Alessio Larocchi, materia e spirito primordiale da studiare e rappresentare. Egli pensa la natura, ascolta e osserva il fiume. Raduna le suggestioni, i pensieri, i palpiti, i sussulti del mondo emerso e immerso, poi arriva il momento del raccoglimento creativo, sparisce seguendo l’istinto animale. Anche la moglie è abituata a quelle eclissi improvvise, che durano il tempo necessario per completare l’opera.

La sua diventa una ricerca introspettiva di radici interiori, dall’esigenza non solo di rimuovere i vestiti ma anche l’esigenza di una nuova pelle, portando sul suo corpo, come tatuaggi la traccia vitale del fiume stesso, trovando in esso liquide affinità.

I lavori di Alessio Larocchi sono visioni di creazione pura, emulazione della molteplicità delle forme, - dunque percepite dai sensi come illogiche, prive di finalità, ma invece integralmente sensate -, del gesto divino che compie ogni secondo la natura nel suo farsi e disfarsi, trasmutare e trascendere.

Ca’ Cornera, giugno 2023

Gianpaolo Gasparetto

 

Apparati

 


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